Il predatore di anime by Vito Franchini

autore:Vito Franchini [Franchini, Vito]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2021-01-19T23:00:00+00:00

Antonio era lo stereotipo del maschio italiano mediocre che, nonostante le evidenze, si sente un numero uno. Basso, anonimo nei lineamenti, si era lasciato andare a una vita di eccessi che lo avevano deformato, tanto da non assomigliare nemmeno lontanamente al giovane ragazzo mediterraneo ritratto nella fotografia della carta di identità contenuta nel fascicolo di Rosanna. Era sudato da fare ribrezzo, con aloni attorno alle ascelle e a fargli da collana. Rosanna, nel suo piccolo, nonostante i figli e una vita di sofferenze estreme si era mantenuta discretamente, e l’idea che quell’essere nauseabondo potesse anche solo ambire a sfiorare la sua ex moglie fece venire il voltastomaco a Sabina, che fu comunque molto professionale nello scannerizzarlo senza farsi notare.

Antonio era solo, agitato, e guardava ossessivamente il cellulare. Per non attenuare l’apporto calorico necessario a sostenere il suo girovita, aveva ordinato una Coca-Cola e un krapfen alla crema ricoperto di zucchero e li fagocitava con foga. Era indifferente al mondo che lo circondava, costituito principalmente da turisti in transito verso San Pietro e operatori di vario tipo. Appariva sull’orlo di una crisi di nervi, pur cercando di non darlo a vedere, un po’ come un attentatore suicida che si prepara a colpire.

Sabina approfittò per andare in bagno, ordinò i caffè e uscì dirigendosi verso la panchina, ma Nardo si era già spostato. Si guardò in giro con calma e lo intravide dall’altra parte della strada laterale, sempre in via Giulio Cesare. Lui si girò e iniziò a camminare, lei lo seguì facendo finta di nulla. Lo affiancò dopo duecento metri, e gli porse il caffè.

«Immagino non avrai difficoltà a riconoscerlo, se servirà, giusto sbirra?»

«No di certo. Dove andiamo?»

«Lui lo conosciamo e sappiamo da dove entrerà, che è lo stesso posto da cui uscirà a fine udienza. Quello che non sappiamo è quale mezzo userà per seguire sua moglie.»

«Dici che cercherà di colpirla oggi?»

«Senza dubbio. Non avendo più diritti sui figli non riuscirà a scoprire dove decideranno di spostarsi. La famiglia di lei ha molti contatti in Canada; non appena sarà libera di viaggiare senza la firma del padre porterà i ragazzi lontano, per iniziare finalmente una nuova vita. O la ammazza oggi o per trovarla dovrà fare uno sforzo che lui sa benissimo di non essere in grado di affrontare.»

«Bene. Cos’altro sai che può esserci utile?»

«Quello che suggerisce il buon senso. Antonio è senza patente e da solo è praticamente immobile, quindi qualcuno l’ha portato qui. Quel qualcuno, molto probabilmente, non sarà un crocerossino, e va individuato.»

«Bene, ragazzo, dividiamoci. Tra un quarto d’ora davanti al bar per un primo resoconto.»

«Agli ordini, comandante!»

Dopo tredici minuti i due soci si ritrovarono nel posto stabilito scambiandosi impressioni sulla ricognizione effettuata. Rosanna nel frattempo aveva riferito con un messaggio che l’udienza stava per incominciare e che il marito si era avvicinato al corridoio delle aule, confabulando con il suo legale, senza degnarla di uno sguardo.

Nardo e Sabina avevano individuato una decina di auto potenzialmente riconducibili a rinforzi del prode Antonio, tutte con caratteristiche simili. La

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